sabato 30 dicembre 2017

Ju Caffè d'Or(z)o 2017 - Premi Fumetto




Nella scorsa edizione ci eravamo lasciati alle spalle un 2016 significativo per il fumetto; che ha visto alcuni nomi affermarsi nel panorama mondiale e numerosi talenti per quanto riguarda la scena nostrana. Su tutti la nascita-conferma di Martoz con il suo capolavoro Amore di lontano (ne ho discusso ampiamente QUI). Ora
 Gipi con La terra dei figli fa incetta di premi in Francia, da sempre apprezzato dalla critica e dai lettori d'oltralpe. Il 2017 non è stato da meno per via di alcuni capolavori che rimarranno insuperabili da qui in avanti e per le nuove leve che circoleranno; si spera possano confermarne talento e visione del medium stesso.
Da qui una selezione di nove titoli che meglio incarnano i valori - almeno per me - che assume l'anno fumettistico che sta per volgere al termine. Non manca il solito appunto sulla serie dell'anno, che questa volta ha davvero dell'incredibile per qualità e segno autoriale.



1
Paesaggio dopo la battaglia
Eric Lambé e Philippe De Pierpont



Al comando della classifica primeggia senz'altro questo titolo.

Una donna ammira un quadro. Un dipinto che per estensione e intensità, pittorica e comunicativa, può ricordare quella di Picasso del Guernica. Ambedue i quadri presentano una scena di battaglia.
La donna si allontana dal museo per fare ritorno a casa, ad aspettarla però non ci sono soltanto i vicini, tutti particolarissimi per attitudini e bizzarrie di ogni sorta. Ma ad attenderla nella sua testa ci sono dei flash che compongono il quadro da poco ammirato, a completarne il quadro (clinico) ci pensano dei flashback che a poco a poco svelano un segreto dolorosissimo della protagonista.

L'esecuzione pittorica di De Pierpont ricalca buona parte Magritte e tanti altri esponenti appartenenti alle correnti dell'espressionismo e del surrealismo.

Lambé ripercorre la vita di una donna che si è lasciata alle spalle un passato a noi sconosciuto, con un processo analitico pari a quello di Kaufman in Anomalisa e Synecdoche New York da cui verrà fuori tutta la fragilità. 
Senza se e senza ma è il libro che nel 2017 ha coniugato emozioni e arte nella sua espressione più fulgida, come hanno fatto Richard McGuire e Tomine negli ultimi anni.

Bastano formule come queste per saziare l'intelletto del lettore.




2
Ghirlanda
Jerry Kramsky e Lorenzo Mattotti



Torna dopo quindi anni la solidale coppia di Jekyll & Hyde.
Il disegnatore bresciano, memore dei Mumin e delle storie di Moebius, co-scrive questa storia a fumetti. Un mero inno alla fantasia.

I pennini tracciano la geografia e le sinuose forme della popolazione dei Ghir, un ibrido tra un orso e leone marino per rotondità. Tutti esseri votati al lavoro e alla spiritualità che dedicano a fine giornata.

L'epopea dei Ghir è un grido che invoca il potere della fantasia, qui lasciata veramente a briglie sciolte.

Premiata meritatamente da Lucca Comics & Games con un Gran Guinigi.





MIGLIOR DISEGNATORE

Lorenzo Mattotti


Le matite permettono al disegnatore di Fuochi di ottenere un altro premio, nel suo piccolo prestigioso, di casa Ju Caffè.



3

L'uomo senza talento

Yoshiharu Tsuge



Un padre non riesce a condurre una vita agiata, figuriamoci a provvedere ai bisogni della famiglia.

Il genitore vive di stenti lavorando qua e là come fotografo e venditore di sassi in riva a un fiume.

La storia di un inetto, per utilizzare un termine caro a Italo Svevo e al suo Zeno, che trova forza per realismo e nel tratto sporco.

Un racconto che è un caposaldo del filone gekiga, fieramente portato in Italia da un cultore come Vincenzo Filosa; all'occasione traduttore di molte opere per conto di Coconino Press, collocate nella collana a loro dedicate.



4

Stupor Mundi

Nejib



Alla corte di Federico II di Svevia si riuniscono le menti più grandi della scienza e della filosofia: a raggiungere la residenza pugliese di Castel del Monte è Annibale. Direttamente da Baghdad giunge in Italia per confrontarsi con i suoi colleghi e per confidare con l'Imperatore stupor mundi la sua ultima invenzione che ricorda una macchina fotografica ante litteram.

Annibal Qassim El Battuti cerca un conforto economico e scientifico per sviluppare definitivamente la sua invenzione. Ad accompagnarlo ci sono lo schiavo El Ghoul e sua figlia Houde.

Attorno alla trama principale gravitano diversi personaggi dal passato oscuro, che vanno a completare il quadro generale di Annibale e della sua ultima fatica scientifica; senza però appesantirne l'intreccio e la leggibilità.

Una chiave saprà aprire tutte le porte che conducono alla soluzione finale.

Nejib gioca con la gabbia da vero anarchico del fumetto franco-belga: in una delle tavole fa addirittura rimbalzare i balloon tra le volte di un edificio. Un effetto fisico che rende l'idea dell'eco.

Un giallo medioevale avvincente che vale oro a livello europeo, perché capace di tessere una fitta trama senza cadere in un algido trattato scientifico, che per certi versi ricorda l'approccio di Nolan con il film The prestige.





5

Il cacciatore Gracco

Martoz



In lungo e in largo ho parlato del talento umbro classe 1990. Nello speciale pubblicato da Finzioni Magazine sono riuscito, a detta di molti appassionati (che ringrazio) a intessere un ritratto di un autore già diventato grande in pochissimo tempo. Ne Il cacciatore Gracco non si smentisce.

L'opera presentata in anteprima a Lucca si ispira al racconto omonimo incompiuto di Franz Kafka.

Gioca con l'ilarità dei Monty Python e quella di Benito Jacovitti in un romanzo corale che splende per easter eggs e sense of wonder.

Al libro ho dedicato non molto tempo fa una recensione che trovate QUI.





6

Luna del mattino

Francesco Cattani



Sette anni son serviti a Cattani per lavorare nel campo dell'illustrazione, ma un lungo silenzio che a ben vedere lo ha portato alla lavorazione di uno dei libri più folgoranti e taglienti del fumetto italiano.

La favola nichilista ha come protagonista il giovanissimo Tommi, alle prese con una vita da sbandato totale che vuole bruciare le tappe della sua adolescenza.
Nella città di provincia in cui abita la violenza è all'ordine del giorno, questa perpetrata sempre da suoi coetanei, privi di una figura adulta che possa condurli su una retta via. L'espressività nei volti, afflitti dal degrado, è la stessa che provano i protagonisti nella Neo-Tokyo in Akira di Katsuhiro Otomo. Gli stessi ragazzi protagonisti del libro vivono in un futuro non meglio precisato, anche loro bimbi sperduti e storditi tra le macerie di una civiltà eticamente morta e sepolta.
Con poche linee
Cattani traccia una storia ad altissima tensione e dall'intreccio che culmina in una sequenza dal freddo e meraviglioso realismo.


7

Kraken

Emiliano Pagani e Bruno Cannucciari



Tra le novità annunciate lo scorso anno mi ero segnato – da ex addetto ai lavori, bisogna dire – il titolo che vede alla sceneggiatura il nome di Emiliano “Don Zauker” Pagani e quello di Bruno “Lupo Alberto” Cannucciari.

La storia si svolge nella cittadina d'oltralpe di Selalgues, dove imperano ignoranza e pregiudizi nei confronti dell'ultimo arrivato. La fa poi da padrone tutta la componente folkloristica che ha a che fare con mostri, creature e leggende metropolitane.

Da tutti questi racconti ne subisce il fascino il giovane Damien: proprio lui vorrà dare caccia al chiacchieratissimo kraken! Ma converrà davvero tuffarsi nelle acque più nere per seguire una storia montata ad arte dal popolo?
Poco più di novanta pagine vengono compresse in questo tomo che brilla per ingegno narrativo, quello del kraken è un McGuffin delizioso quanto terrificante per il messaggio che vuole mandare, e per comparto grafico eccellente.
Gli sfondi in cui si muovono protagonista e comprimari sono ben rappresentati dalla matita del maestro Cannucciari, il cui tratto enfatizza nella maniera più funzionale la recitazione di tutti i personaggi.
Un ingranaggio ben avvitato per chi vuole imparare – o solamente conoscere – un'ottima scrittura per il fumetto.





8

La giusta mezura

Flavia Biondi



Manuel sta scrivendo un ambizioso romanzo sull'Amor cortese che presto proporrà a una casa editrice. Si spera che il manoscritto trovi prima o poi il proprio nido.

Mia vorrebbe farla finita con il suo lavoro perché insoddisfatta. La ragazza vuole voltare pagina, e non quella del libro che sta lavorando alacremente il suo compagno.

Mia e Manuel fanno ogni giorno i conti in tasca per vedere se riescono a pagare l'affitto.

I due amanti trentenni non riescono a guardarsi in faccia più come prima; tra i due serpeggia una certa ostilità. Prima di tutto questo la loro stanza affollata da diversi coinquilini – di cui uno non si sa neanche che volto abbia – era un'oasi felice in cui crescere e amarsi.

Dopo aver raccontato La generazione torna con uno slice of life avvolto da un manto di insicurezza (il freddo blu delle tavole sarebbe il colore ideale).

Con questo libro, afferma l'autrice toscana che tutti possiamo essere Mia e/o Manuel nella vita di tutti giorni.



Tornerò a parlare in maniera esaustiva del libro su Finzioni Magazine: da gennaio aspettatevi aggiornamenti.





9

Malloy: gabelliere spaziale

Marco Taddei e Simone Angelini



Dal romanzo nero e distruttore Anubi (tra i premiati qui nel 2015, ndr) torna la premiata ditta Taddei-Angelini per portarci nello spazio, dove nessuno può sentirci urlare. Ma ridere sì.

Per la collana 9L di Panini Comics firmano una space-opera dal ritmo acceleratissimo e dai dialoghi gonfi di ironia e d'avventura, e questa volta tutto in technicolor.

Il marchio di fabbrica è riconoscibile anche in questo romanzo a fumetti, sempre d'ampio respiro e che concede una nuova filosofia dietro agli inseguimenti e ai viaggi intergalattici.

Dove c'è da riscuotere ci sarà poi Malloy a intervenire!

Il risultato di un graphic novel che avrebbe fato gola a Kurt Vonnegut.











MIGLIOR SERIE

Mercurio Loi

Alessandro Bilotta e AA.VV.



Che Bilotta fosse il miglior sceneggiatore italiano in circolazione non ne avevamo alcun dubbio.

Nel 2017 però arriva una serie atipica, dall'impronta autoriale imponente, che gioca con le detective stories piegandola ad una investigazione dell'animo più che del colpevole di turno.

Le passeggiate de L'uomo che cammina di Taniguchi sono servite a Bilotta per imbastire una serie in cui contemplazione e riflessione si muovono da protagoniste.
Ad affiancare lo sceneggiatore romano sono tra i più rappresentativi disegnatori della Sergio Bonelli Editore: Andrea Borgioli, Matteo Mosca, Sergio Ponchione, Sergio Gerasi per citarne alcuni.

La copertina vanta della firma di un illustratore/fumettista eccelso quale è Manuele Fior: ogni numero è presentato con un biglietto da visita pittorico di classe.

Un unicum nel campo del fumetto seriale che vale come un punto di partenza preziosissimo per le serie a venire. 



MIGLIOR SCENEGGIATORE


Alessandro Bilotta



Motivazioni che lo portano a vincere una seconda Palma d'Or(z)o a distanza di quattro anni.

Un record assoluto.





MIGLIOR DYLAN DOG


La fine dell'oscurità

Mauro Uzzeo e Giorgio Santucci


Quanti anni saranno passati dall'annuncio fatto dalla casa editrice di via Buonarroti e dagli autori?
Un mirabile e lungimirante parabola della post verità che pende tra il pessimismo di Katsuhiro Otomo e la volumetria nel segno di Tanino Liberatore.
La serie regolare ha trovato l'annata migliore della gestione Roberto Recchioni
Meritano menzioni speciali albi come Graphic horror novel, Nel mistero e La fiamma.




MIGLIOR AUTORE DISNEY

Francesco Artibani e Paolo Mottura





Il loro Metopolis, rifacimento disneyano del capolavoro cinematografico di Fritz Lang, ha permesso loro di fruttare un meritatissimo riconoscimento. Una coppia artistica che sulle pagine di Topolino offre sempre storie di ampio respiro.
A questa va aggiunta poi la nuova avventura di Topalbano (La giara di Cariddi, ndr) che è una delizia per gli appassionati del commissario e non solo.



Il Premio come Miglior realtà editoriale va assegnato a Coconino Press.
Un passaggio di testimoni, dallo storico fondatore Igort a Ratigher.
Tradizione e ricerca sono state le chiavi di volta per la casa editrice del gruppo Fandango.
Ratigher con le ultime uscite, molte di queste sono presenti nella selezione di cui sopra, ha saputo coniugare lo scouting compiuto da Igort (e in passato da Omar Martini) con la sua visione del fumetto contemporaneo.
Nel 2018 non mancheranno altre sorprese, pronte a destare vivo interesse; perché sarà solo l'inizio di una gestione editoriale che promette già tanto, e tanto ha già fatto.



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