mercoledì 3 maggio 2017

Supersorda contro il più potente dei villain: la paura (Cece Bell)



Supersorda combatte tutti giorni le ingiustizie, le paure e le insicurezze che serpeggiano fra i banchi di scuola. Senza contare quelle insite nella vita di tutti i giorni.
Prima dovrà vedersela con le proprie paure che spesso la portano ad essere insicura con la sua cerchia di amicizie.

Facciamo però qualche passo indietro: chi si cela dietro la maschera di Supersorda?
Quale evento ha causato la nascita della paladina?

A rispondere a queste domande ci pensa il graphic novel Eisner Award 2015 (best publication for kids, 8-12, ndr) di Cece Bell. Portato in Italia da Il Battello a vapore nella nuova collana Vortici.




Le giornate scorrevano placidamente per la piccola Cece (si, la storia ha come protagonista l’autrice del libro!): guardando la serie di Batman; cantando i Beatles; disegnando; guardando la tv con i suoi fratelli Ashley e Sarah... quando un giorno avverte un forte malessere.
I suoi genitori portano con urgenza Cece all’ospedale.

Cece torna nella sua vita da bambina dopo qualche giorno.



Ma presto una scoperta le farà cambiare uno sguardo sul mondo e sulla gente che la circonda: scopre di avere un problema all’udito.

Una genesi supereroistica che ricorda il più classico dei personaggi Marvel: Spider-Man.
Con “l’incidente” acquista però un potere preziosissimo: l’Orecchio fonico; grazie ad esso potrà sbrigliare le situazioni più delicate, potrà riallacciare i rapporti, prima perduti con le sue amiche.

I vortici, la nuova collana per ragazzi de Il Battello a vapore, non poteva cominciare meglio di così.
Vince già il rapporto prezzo e formato del volume, da guardare bene foliazione e stampa a colori.

Grammaticamente parlando intrattiene perfettamente sia i giovani lettori che i filologi; diversi espedienti sono stati utilizzati per esprimere - con balloon e griglia delle tavole - la sordità di Cece. Su tutti spicca il lettering sbiadito, le stesse parole che la giovane cerca di ascoltare invano.
La sintesi impiegata nel rappresentare i personaggi risulta d’essere piacevole ed efficace, 
I colori predominano in più riprese la tavola, volti a esprimere gli stati d'animo della protagonista e non solo.

A tutti sarà capitato - come a Cece Bell - di trovare il proprio Robin, o semplicemente di fondare un super gruppo di amici simil Avengers.

Non dev’essere stato facile trattare un tema delicato con così tanta leggerezza e impegno. 
Il signore a cui è stato intitolato il premio più ambito dei comics sarebbe orgoglioso del risultato.


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