mercoledì 7 gennaio 2015

Premi Ju Caffè d'Or(z)o 2014 - Libri, Musica, Cinema e Fumetto




Per vedere i Premi Ju Caffè d'Or(z)o 2013 clicca QUI


Bentornati!
Per il terzo anno si tiene sul blog l'assegnazione del Premio Ju Caffè d'Or(z)o.
Le prime due edizioni sono state accolte con un certo interesse, la cosa non può che provocare in me tanto piacere.
Per i nuovi arrivati cercherò di illustrare in sintesi quello che è un post tradizionale del blog Ju Caffè.

A fine anno (se non qualche giorno dopo nell'anno nuovo) si disquisisce sulle letture, sui dischi, sulle pellicole e sui libri che di più hanno attirato, deliziato, soddisfatto il palato del sottoscritto.
Tutto questo nelle varie mini classifiche PERSONALI accompagnate da un piccolo apparato critico sul valore che il prodotto ha a tutti gli effetti o meno.

Il 2014, messo in confronto con l'anno passato, ha avuto pochi protagonisti assoluti per quanto concerne la scena musicale (un ritorno su tutti, per un artista in particolare trattasi di una conquista per molteplici motivi); per il fumetto italiano, ci sono state bellissime opere tra autoproduzioni e il fiorire di alcuni talenti, ora riconosciuti come punti inamovibili della Nona Arte nostrana.
Ma basti solamente pensare alla rivalutazione del fumetto in Italia, ora spesso accostato al medium della letteratura.
Perché in fondo il fumetto non è un mezzo di comunicazione inferiore rispetto agli altri.
E sto pure qui a scriverlo.

Un anno ricchissimo per via dei romanzi letti, qualche novità (qualche altra ancora da leggere quali Il cardellino e L'armata dei sonnambuli) e vecchi titoli vari.
Per quanto concerne la Settima Arte si sono susseguite numerose pellicole: qui rispetto all'anno scorso la qualità media è salita parecchio. Altri titoli che probabilmente mi saranno sfuggiti, li visionerò al più presto.

Non sapete quanto aspetto ogni anno per rendervi partecipi, quindi per divertirmi a scrivere questo articolo!

Si parte con lo spazio dedicato alla...





MUSICA

Pochi grandi ritorni. Ma tanto basta.
Poi qualche novità qua e là ma roba d'altissima fattura.
E un supergruppo che non ti aspetti.


Si parte subito con il gradino più basso del podio.
Un ritorno che i fan hanno tanto atteso.
Vale oro.

3° POSTO



RESURRECTION – ANASTACIA



Dimenticatevi il fiacco Heavy Rotation.
Ana ha registrato questo album per raccontare l'ultimo periodo in cui ha dovuto lottare – ancora una volta purtroppo - il tumore al seno.
Per raccontarsi e per invitare le persone a rialzarsi dalle sconfitte.
La cantante della debolezza ne ha fatta una forza.
Un lavoro che da subito si fa notare per l'armonia.
Starting at the sun è la premessa di tutto il disco; Lifeline entra direttamente tra le produzioni più sentite e meravigliose dell'autrice; I don't want to be the one è il grido che lancia ai fan per ringraziarli.
Perché i fan sanno bene che Ana concede tanto per via della sua bontà incalcolabile.
E tutto il resto dell'album che è veramente da custodire.
La band confeziona splendidamente l'operato autoriale di una Anastacia nella forma più fulgida.
Una bellissima eccezione cammina nella scena pop moderna. Non cambia mai registro artistico, se non per innovarsi.
Sulla scia del terzo disco si ripercorre un'altra tappa fondamentale della sua carriera.


Per la medaglia d'argento, troviamo un ex aequo per due paesi...


2° POSTO



IT'S ALBUM TIME – TODD TERJE

Quando il potere della buona critica (recensioni del settore in primis) spingono un curioso ad ascoltare un album che è un back to the past continuo!
Eppure è stato registrato da poco.

La cover dichiara palesemente la cura e la ricerca di un sound caro ad un'era dell'elettronica che fece scuola.
E che ha lasciato dunque il suo frutto qui.
Il produttore norvegese, dopo aver prodotto qualche brano inserito poi in questo disco, decide bellamente di registrare un album. Come recita il titolo stesso.
Gli echi moroderiani intrappolano l'ascoltatore e lo tengono poi stretto in una morsa nostalgica.



E poi....



IL PADRONE DELLA FESTA – TRIO FABI – SILVESTRI – GAZZE'

Tre amici di vecchia data si incontrano finalmente per dare vita a un progetto ambiziosissimo.
Alto cantautorato richiama la vecchia scuola e fonde gli stili dei tre con un arguzia invidiabile.
Le prove autoriali insieme attecchiscono lo spettatore.
Rimandi al fu e glorioso Banana Republic sono palesi e qui riproposti in chiave moderna.
Ma vogliamo parlare di uno dei singoli come L'amore non esiste?
Forse la canzone d'amore più bella degli ultimi, boh, dieci anni?
La canzone di Anna strugge e appassiona follemente.
Si torna felicissimi da questa grande festa.
Fatevi e fate un regalo.





Il gradino più alto del podio, per me scontatissimo.
Il suo ritorno ha scosso lo scenario italiano della canzone d'autore, con un disco mostruosamente concettuale che pesa come un macigno.
Mai come quest'anno, si merita il gradino più alto del podio.




1° POSTO



QUI potete leggere la recensione.

Ne ho dette di tutti i colori (a tempera, acrilici et ecc...)
Michele Salvemini con questo disco realizza il suo lavoro più alto.
Alto, perché il registro musicale si presenta come il migliore realizzato dai musicisti amici di sempre.
Quindi Alfredo Ferrero, Gaetano Camporeale, Giovanni Astorino e tutti gli altri: l'album è pure vostro (ci mancherebbe)!
Alto perché il registro linguistico/lessicale fa grandiosamente a cazzotti con uno dei suoi lavori più belli che è Habemus Capa (pensate solamente ad un pezzo come Argenti vive e commentatelo); e poi è strutturato nel modo in cui ormai sappiamo tutti.
Ogni esecuzione pittorica famosa serve per raccontare una canzone.
Un tema.
E va avanti così dall'inizio alla fine senza essere roboante quanto prolisso.
Per il resto vi invito a leggere la recensione del disco – a MIO parere – più bello del 2014 perché c'è da apprendere un mondo di contenuti.



LIBRI


Anno grasso quello libresco. Si.
Letture molto interessanti, altre bellissime e qualche altro capolavoro.
Mi mancano da leggere solamente alcuni libri pubblicati quest'anno. Non mancherà l'occasione di parlarvene durante la lettura e dopo.
Due titoli che ancora adesso vengono citati spesso nell'ambiente letterario.

Su Doctor Sleep si può dire che è stata una bella sorpresa.
Dalle primissime pagine, lo scrittore del Maine introduce un Danny afflitto dal fantasma dell'alcolismo. Come accadde al padre ai tempi dell'Overlook Hotel.
Dalle primissime pagine, un King ispiratissimo racconta la caduta di un Danny Torrance trentenne, in preda ancora dalla "luccicanza". Per combatterla, appunto, cerca di soffocarla con gli alcolici.
Un percorso che comincia a farsi in salita, grazie all'arrivo di una ragazzina dallo stesso dono: Abra.
Bellissimi e stupidissimi (alcuni) villain regala Stephen ai protagonisti per raccontare ancora una volta l'infanzia e la realtà ostica dell'America.

QUINDI...



3° POSTO



KAFKA SULLA SPIAGGIA (2002)HARUKI MURAKAMI


Dopo l'insipido e sopravvalutatissimo Norwegian Wood, dopo il notevole Nel segno della pecora e l'ottimo 1Q84, prima e seconda parte, mi sono imbattuto nel capolavoro di Murakami sensei.
Il testo si erge come una brutale e bellissima poesia. La più bella che ti abbiano mai dedicato.
Il quadro che avresti voluto sempre avere nella tua stanza.

Passato e presente.
Un bambino anziano, Tamura Kafka, e un anziano bambino, di nome Nakata.
Due storie.
Il primo sta fuggendo da una spietata profezia. L'altro è un anziano che tempo fa perse gran parte delle capacità cognitive in un misterioso incidente, portandolo ad essere un "bambino".

Il quotidiano si concede molte battute con l'onirico. Vero e proprio cavallo di battaglia dell'autore giapponese.
Momenti di pura innocenza si alternano a delle sequenze inenarrabili di malvagità, che vede qui scontrarsi appunto con il candore.
Un simbolismo magico permea tutta l'opera, il mistero e la prosa delicata accompagneranno il lettore nell'arco di questa esperienza che, difficilmente potrà sottrarvi a fine lettura.
Al prossimo regalo di compleanno saprete come fare bella figura.



Ex aequo anche qui. Per il secondo posto.
Dall'Italia...

2° POSTO



COMICI SPAVENTATI GUERRIERI (1986)STEFANO BENNI


Ancora non l'avete letto?
Per la trama non sto a dirvi niente perché trattasi di un testo fondamentale per allegorie e per il registro comico, vero e proprio marchio di fabbrica dell'autore di Achille Piè Veloce e de La Compagnia dei Celestini.
Come starter point per conoscere Benni è perfetto.
Fatemi sapere.


Dall'America arriva un capolavoro dal sapore terroso.
Vincitore di un Premio Pulitzer.



LA STRADA (2006) – CORMAC MCCARTHY

In uno scenario post-apocalittico, vediamo un padre e un figlio peregrinare senza sosta.
Una sconosciuta catastrofe ha spazzato gran parte dell'umanità.
In cerca di cibo e di quant'altro per sopravvivere.
Sempre vigili per la strada, per non soccombere dai predoni. Ma soprattutto dalla paura.
Il fuoco li mantiene sempre vivi.
Sempre legati. Pronti a sostenersi l'uno con l'altro.
Romanzo privo della suddivisione capitoli.
Un testo fondamentale per conoscere la tradizione della scuola americana.






Al primo posto troviamo un altro capolavoro della scuola americana.
Scritto molto tempo prima.
Uno sguardo sulla guerra cinico e ironico.
E anche poetico, se vogliamo.


1° POSTO



Lo sguardo ingenuo e dolce di Billy Pilgrim racconta gli orrori del bombardamento di Dresda.
Questo con un tono velato appunto da una squisita e commovente ironia.
Billy attraversa la sua vita viaggiando nel tempo: raccontando del rapimento da parte degli alieni di Trafalmadore, fino ad arrivare al suo matrimonio. Senza un ordine cronologico.
Vonnegut entrò così nel mito della letteratura americana, con una fortissima denuncia sulla guerra, mascherata da un romanzo di fantascienza atipico nel suo genere.
Lettura obbligatoria.





CINEMA


Anche nel 2014 abbiamo beneficiato di tantissime pellicole di una certa fattura!
Forse ancor di più dell'anno passato.
Si comincia con un titolo chiacchieratissimo.
Tra gli ultimi visionati...



3° POSTO



INTERSTELLARCRISTOPHER NOLAN

Il titolo più ambizioso. Dal regista della trilogia sul pipistrello e di Inception.
Un cast di prim'ordine si è asservito per raccontare la storia dell'uomo, di alcuni temi ambientali e un pizzico di ammmore (poteva andar peggio, dai).
Si parte dalla terra e nello spazio si continua ad ammirare ogni fotogramma magniloquente.




2° POSTO



HERSPIKE JONZE

QUI la recensione. Con un commento di Mauro Uzzeo.

Sarà servito avere al proprio fianco uno sceneggiatore, ossia un genio come Charlie Kaufman in questi anni!
Ed esce fuori un titolo-disamina sulla società, quasi logorata dalla fredda tecnologia e dai vari sistemi operativi.
Una sceneggiatura certosina che è un capolavoro.
Un trattato in pellicola.
Joaquin Phoenix? Una prova eccellente.
Per non parlare della carica erotica di questo film: Amy Adams, solamente la voce di Scarlett, Rooney Mara e Olivia "13" Wilde!
La OST degli Arcade Fire e di Kate O è una ulteriore sceneggiatura, il cui storytelling lascia intendere benissimo gli stati d'animo e il tema del film.
Tra le storie d'amore più belle mai concepite.




Al primo posto troviamo un capolavoro.
E difficilmente utilizzo questa parola.
Senza farmi prendere dalla frenesia, cercherò di analizzare in breve il vincitore del Premio Ju Caffè d'Or(z)o 2014 per il "Miglior Film"....


1° POSTO



A inizio pellicola vediamo una ragazza porre omaggio ad uno scrittore, davanti alla tomba di questo.
Nella sequenza successiva vediamo lo stesso scrittore (flashback) parlare del libro a cui stava lavorando.
Il cui protagonista è un hotel. Proprio quel Grand Budapest Hotel. Protagonista assoluto del film.
Una pellicola che è una sublime scatola cinese per la struttura narrativa.
Nella struttura ricettiva brulicano amore, vendetta, il furto di un quadro dal valore inestimabile (il fantastico Il ragazzo con mela),
Ralph Fiennes, primo mattatore di questa pellicola. La prova attoriale è insuperabile.
Come il resto del cast. Partecipe a rendere questa storia classica appassionante e struggente.
Saoirse Ronan nella parte di Agatha, ha contribuito a una delle sequenze più belle dell'intero film.
Sempre più sognante Anderson, con una sceneggiatura che è cristallina per qualità e minuziosa per la caratterizzazione di personaggi, storie, intrecci, location, DIALOGHI (!) e per i rimandi alla cultura classica.
Wes assurge tutta la poetica e qualità visiva con questa opera.
Innamoratevene subito.




E qui partono i premi più sudati di ogni edizione....



FUMETTI


Si comincia con il ritorno di una serie, che ha fatto battere tutti i nostri muscoli involontari.
Quindi con il premio per la "Miglior serie del 2014".
(Segnatevi questo nome, Adam Wild, e se ne parlerà a fine anno 2015. Ma se le premesse gettate nei primi tre numeri sono quelle...)



5° POSTO



PK: POTERE E POTENZA (su Topolino) – di Francesco Artibani (testi), Lorenzo Pastrovicchio (disegni) e Max Monteduro (colori)


Invocato per non si sa quanti lustri.
Il papero mascherato, da novello Freddy Kruger, faceva di tanto in tanto capolino nei sogni del sottoscritto.
Francesco Artibani, supportato dalle matite di un sempreverde Pastrovicchio e dalla tavolozza di Monteduro, ha dipinto magistralmente un ritorno tanto atteso.
Moltissimi interrogativi vengono risolti. Un finale aperto lascia intendere ad un altro fulgido ritorno del papero mascherato.
I toni maturi più che mai permeano in tutta la saga divisa in quattro capitoli.
Rivoluzione artistica e non solo.
Tutto questo su Topolino.
Il settimanale con le orecchie ha da raccontare tantissimo grazie alla gestione De Poli e agli artisti coinvolti in questo progetto. 
Astenersi sedicenti critici che hanno sul gargarozzo fumetti per dei pregiudizi medievali.


4° POSTO



RATMAN – di Leo Ortolani


Il Ratto tocca quota cento.
Con numero che, riletto per la seconda volta, ha lasciato al sottoscritto il muscolo involontario saturo di commozione.
E di sane risate. Sempre.
Prosegue poi la pentalogia su l'Ombra. Altra parentesi spettacolare della creatura di Leo Ortolani degli ultimi anni. In grande spolvero!




3° POSTO



LONG WEI di Diego Cajelli e AA.VV.


In pochi ne hanno parlato. C'è stata una tempesta mediatica inizialmente, poi svanita subito dopo qualche numero.
E nessuno (o quasi) che avesse parlato/discusso del finale. Di un finale che ha rotto i cuori di pietra e gli insensibili in generale.
Un finale che è un sorriso amaro. Un mirabile gioco che è andato oltre.
Questa è la parabola di un ex attore cinese che vuole aiutare gli zii a Milano, divenendo in poco tempo un vero e proprio idolo nel quartiere cinese.
Da una trama semplice ne hanno ricavato un action-noir che è un gioiello. Il cui biglietto da visita è stato firmato per ben dodici numeri da un gigantesco LRNZ.
Una fucina di giovani talenti e non solo, ha dato vita a uno dei capitoli più frizzanti e qualitativamente più alti del fumetto italiano. A partire dagli sceneggiatori: Cajelli-Vanzella- Savino-Ascari e Monteleone (questi ha firmato un numero che fa scuola per chi vuole scrivere action). E per tutti i disegnatori: Genovese-Vinci-Nizi-Simeone-Mortarino e tutti gli altri!
La miglior serie nostrana del 2014.

Ah, per chi si lamentasse ancora che in Italia non si produce niente di buono...
...bè, magari potessero fare mercato e ciaccolare di meno. Acquistando proprio questi nuovi titoli.



2° POSTO



STARLIGHT di Mark Millar e Goran Parlov


Una totemica decostruzione del mito di Flash Gordon, disegnata da una divinità scesa in terra.
E se ne parlerà ancora meglio una volta uscito il primo tp.


Al primo posto troviamo un titolo che è sulle bacheche di tutti. Sui siti di informazione. Ovunque.




1° POSTO




Uno sci-fi che è già un must have. Un classico moderno.
Corale. Scritto da un autore, già grande storyteller con Y last man. Penso che la sua, sia l'unica prosa che si avvicini di più in assoluto a quella di un maestro che ha fatto scuola nello storytelling per il fumetto: Alan Moore.
I disegni della Staples: sintetici, graffianti e spettacolari quanto meno te lo aspetti.
E nelle splash page c'è da applaudire per tanto tempo.
Sconsigliato agli hater dell'originalità, nonché fondamentalisti del vecchiume.
(Si, il vecchiume piace. Ma quando si scatena spesso la jihad per niente, si perde la cognizione della realtà).

Magari di questa serie ne parlerò in un articolo tra qualche mese. Che dite?
Se no si potrebbe parlare solamente del quarto tp.



Ora: di Dimentica il mio nome scriverò una recensione per la testata Roma da leggere. Tra i titoli del 2014 certamente. Ma vorrei parlarvi di quelli che mi hanno conquistato (ovviamente), e che magari qualcuno ignora.

Che il valzer (sempre fumettoso) cominci!



5° POSTO



I RAMINGHI DELL'AUTUNNO (DD 333) – di Fabio Celoni

Il miglior albo di Dylan Dog degli ultimi...
...boh, due-tre anni?
Qui tutte le premesse che si spera palesino nella Fase Due in corso.
Mi ha turbato come poche cose in vita mia.
Eccelso il comparto grafico. Celoni sperimenta e si diverte con i diversi stilemi, da Disney in poi.
Tutto Bradbury in un albetto di novantotto pagine.
Un Dylan Dog da cui imparare tanto.

E si porta a casa il premio per la categoria "Miglior Dylan Dog"!



4° POSTO



NEVERMINDdi Tuono Pettinato

QUI la recensione

Il fratello del cielo è un narratore di razza. Di quelli da tenersi (stretti sotto i letti sette spettri a dentri) stretti.
Dipinge un forte e delicato ritratto del frontman di una band che ha inciso fortemente nella storia della musica.
Ma è la storia di un ragazzino di Aberdeen, prima di tutto.
Si sorride, e ci si fa scappare qualche lacrima.
Le tavole dal vivo sono di una potenza inenarrabile...

E vi regalo la playlist spotify in tema Nevermind! Si festeggia!



3° POSTO


RAT MAN 100 E venne il giorno! – di Leo Ortolani


Ne ho parlato abbondantemente QUI.
Una tappa fondamentale. Una dichiarazione di intenti metafumettistica.
Grazie, Leo.


2° POSTO



FUNdi Paolo Bacilieri



Quando il gioco si fa duro...
...i fumettisti iniziano a giocare. E con un rispetto tale da far innamorare qualsiasi lettore.
Un omaggio al cross word puzzle e alla città di Milano.
Ambrogino d'Oro, grazie!
(tossisce).



Reggetevi sulla vostra postazione e poi sputate la bevanda che state sorseggiando...




1° POSTO



LE RAGAZZINE STANNO PERDENDO IL CONTROLLO. LA SOCIETA' LE TEME. LA FINE E' AZZURRA

di Ratigher


Perché questo è il fumetto dell'anno?
Arriva dritto dritto nella nostra materia grigia come una pallottola d'argento. Facendosi largo tra massa organica ed emozioni.
Con una semplicità ed immediatezza veramente disarmanti. Annichilisce di primo acchito.
Disarma, e ti fa guardare un'amicizia apparentemente malata da un'altro punto di vista. Meraviglioso.
Le ultime quattro-sei tavole racchiudono tutto un universo (azzurro).

Ricevuta tra l'altro come strenna natalizia dal big bro!

Nel frattempo, fatemi estrarre la pallottola d'argento che s'è conficcata in testa, non vuole proprio saperne di uscire...
Che tradotto significa: avrete la mia recensione tra dieci giorni circa!




Quest'anno il premio per il "Miglior Autore Disney" suona come un po' Solenghi-Lopez-Marchesini.
Un trio.
Un ex aequo tutto particolare.
Messo alle strette da tre penne che hanno saputo scrivere e riscrivere molteplici universi dysneyani (e pure un classico della letteratura).




FRANCESCO ARTIBANI

Potere e potenza – Topolino e il collezionista di stelle – Topolino e lo zio d'America – Topolino e il dollaro dell'Imperatore


Per il secondo anno di fila, Francesco Artibani!
Tra i protagonisti di questo 2014 principalmente per la saga pikappica.
E mettiamoci pure quella delizia della storia con Pippo Bau!
E dal 2015 Francesco non cesserà mica di stupirci.
Eh?



VITO STABILE

Zio Paperone, Amelia & il patto della luna, Il mio amico Topolino, Zio Paperone e alla ricerca di sé stesso


Sbocciato in tutto il suo splendore.
Ha reso Zio Paperone sempre più protagonista delle sue storie. Struggenti e d'alta scuola per gli aspiranti sceneggiatori. Con un background dagli echi di Don Rosa e Barks. Che proteggano sempre questo ragazzo ormai già maturo! 
L'anno di Vito, decisamente.



E non dimentichiamoci della bellissima rivisitazione di Dottor Jekyll e Mister Hyde, per mano di...


BRUNO ENNA


Dopo la stupenda parodia del Dracula di Stoker, torna con il suo fido compagno Celoni per farci ri-scoprire un classico di Stevenson. Divertono tantissimo i giochi di parole e calembour vari di Enna.
Quando il fumetto Disney assume toni sempre più oscuri quanto maturi...


MIGLIOR DISEGNATORE

Anche qui il premio è diviso. Da due persone però.
Se soltanto ne avessi esclusa una, avrei compiuto un torto grandissimo. E non me lo sono proprio permesso.




Uno è un giovine che presto saprà introdurci in un bellissimo futuro.
L'altro ha dipinto passato, presente e in futuro ci riserverà, come il primo, una parentesi stratosferica.


Per la penna migliore dell'anno solare appena concluso, un nome soltanto!



Ma quando lo vedremo su Dylan Dog???!!!

Si porta così due premi importantissimi!



Ma pure un terzo perché...


MIGLIOR REALTA' EDITORIALE

PrimaoMai


...i numeri de Le ragazzine parlano chiaro.
Pure quelli prodotti con il tomo di Maicol&Mirco.
Ratigher ora si è procurato un hovercraft. Come la mettiamo?
Ha rivoluzionato in parte (se non di più), l'editoria indie e nazionale.



Bene.
Anche per quest'anno vi siete messi comodi per leggere un mio resoconto sui prodotti che, come tanti altri in passato, hanno intrattenuto e cresciuto un piccolo lettore quale sono io.
E come sempre, avete partecipato con un certo interesse. Come dicevo all'inizio.

Questo articolo dei Premi d'Or(z)o 2014, lo dedico prima ad un gruppo di persone che stanno contribuendo in Italia tantissimo a livello artistico e non solo: tra questi cito Lorenzo Bianchi e Veci (autori del bellissimo David Bowie l'uomo delle stelle). Tra le tante cose, Lorenzo si è gentilmente prestato per il restyling del blog e del logo. Grazie Duca Bianchi!
A seguire: Mauro Emme Forte (admin FB di Fumettube) che di sua spontanea volontà ha fatto conoscere il mio blog! A Mirko de Lo Scorbiattolo che è di una espressività artistica atomica!
A Linda, che so per certo che hai mandato l'invito della pagina fb a tutti! Besos alla romana do Brasil! Ai ragazzi di C4Comics che in massa si sono avvicinati al mio piccolo circolo, grazie a tutti voi!
E poi Andrea Queirolo e Stefanelli di Fumettologica, che hanno accolto il sottoscritto lo scorso ottobre con piacere. Si auspica dunque una fattiva collaborazione.
Dagli inizi apprezzo il lavoro che la redazione sta facendo ancora oggi. Mai stato così ricco il servizio d'informazione sulla nona arte.

E ringrazio anche giovani illustratori e scrittori freelance, quali Chiara Chiappani, Sara "Heppi Noise" e Giada Ashwood (collega delle superiori ritrovata, l'incontro più bello del 2014) per aver divulgato, come i sopracitati, il nome di questo blog.
Con queste sto lavorando ad un progetto legato ad una fanzine letteraria di un certo peso. Presto saprete veramente TUTTO!
E un abbraccio a Irene di Impero Disney, per avermi strappato anche un servizio sul terzo episodio di Potere e Potenza! Una giornalista in erba che ringrazio poiché mi ha riempito inizialmente di complimenti per il lavoro che cerco di fare!

E infine lo dedico ad un uomo dalle mille risorse. Tra i primi ad accendere la fiamma della narrativa e della letteratura di genere: Giorgio Faletti.
Grazie.

Simone



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Mentre vi scrivo sto ascoltando...


6 commenti:

  1. Gran bell'articolo, Simone! Nonostante, sui cd sia abbastanza ignorante e in parte anche sui libri per i film e i fumetti abbiamo gusti molto affini ( mi pare di averne contati 4 presenti anche nella mia top 10 fumetti), tranne che per Interstellar che non l'ho proprio digerito, vabbè. Grazie mille per avermi citato è stato un onore veramente inaspettato, daje così :D

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    1. Come dicevo in un altro lido, quando si parla di giovani talenti che contribuiscono, Lo Scorbiattolo spunta subito! Per il fumetto: mi fa piacere che ci siano titoli in comune nelle nostre classifiche. Attendo con (im)pazienza la tua! :P Ma premierai anche sceneggiatori e disegnatori? O solamente i titoli?
      Per cinema e tutto il resto, si può sempre rimediare. Non è mai troppo tardi.
      Grazie a te!

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  2. "Mattatoio n. 5" di Vonnegut è un capolavoro assoluto, geniale nella scrittura e nella concezione della storia. Un libro veramente emozionante e pieno di spunti di riflessione.
    Di fumetti e musica non sono un esperto, mentre purtroppo della top 3 cinematografica ho visto solo un film ("Interstellar": assolutamente da vedere, pur nelle sue molte imperfezioni)

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  3. Ciao Luigi!
    Su Vonnegut: va letto nelle scuole.
    Interstellar merita nonostante qualche difetto. ;)
    Per i fumetti, si può sempre iniziare (se lo si vuole). Fammi sapere!

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  4. Oddio, sono d'accordo su tantissime cose! Kafka sulla spiaggia è una cosa che ogni tanto va riletta secondo me. Bellissima anche la scelta dei fumetti. I film... ecco mi sa che io ho gusti diversi (io Anderson lo tollero proprio poco!)

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    Risposte
    1. Kafka sulla spiaggia va assaporato comunque. Anche dagli hater.
      Io Anderson lo apprezzo tanto, invece.
      Per i fumetti: Ratigher rules!

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