lunedì 2 giugno 2014

David Bowie: l'Uomo delle Stelle (Bianchi - Veci) - Recensione Edizioni Npe



Il compito di narrare una icona o un noto personaggio viene sempre portato a termine.
Ma con scarsi risultati.
Se non pessimi.

Non dovuti spesso dalla (in)capacità dell'autore, ma anche perché la lungimiranza non è da tutti.
La lungimiranza è quella chiave di volta che ti permette di mirare lontano prima ancora di sperare nel risultato. Di restare sì con i piedi per terra prima di tutto, altrimenti si perde già in partenza.

Lungimiranza e una massiccia documentazione verranno poi veicolate dall'estro artistico che ne permette dunque la fruibilità del prodotto finale.

Un omaggio al proprio idolo (o meno). Uno strumento per permettere ai lettori di conoscerlo meglio.

Da questa impresa Lorenzo Bianchi ne è uscito vincitore, da amante e da fan di David Bowie qual è.
A fianco dello sceneggiatore fiorentino: Veronica "Veci" Carratello ha pensato al funzionale comparto grafico per appunto far veicolare il tutto.
Bravissima perché il tratto cartoonesco si fonde con gli sfondi teatrali e onirici della storia.
Quasi un piccolo e mirabile sogno.


Let's dance put on your red shoes and dance the blues

Let's dance to the song
they're playin' on the radio

Let's sway
while color lights up your face
Let's sway
sway through the crowd to an empty space




Dopo una performance del Serious Moonlight Tour (1983) Carlos Alomar si domanda dietro le quinte di come David Bowie possa restare calmo e di come sia riuscito a uscire dal circolo della droga, portandolo a diventare un "guru salutista".

Basta una risposta semplice semplice: perché ha trovato il giusto equilibrio.
Così da permettergli di vivere e di esprimersi artisticamente a trecentosessanta gradi.

Nella mente del Duca Bianco però si assiste ad un uomo tormentato, il cui volto è completamente bendato.
Un'ossessione lo perseguita da tantissimo tempo.

A ritroso ci si avvicina alla breve vita di Terry Burns, il fratellastro di Bowie.
Quest'ultimo deve tutto a Terry, grazie al quale si avvicinò al mondo della musica.
Gli passò gli strumenti necessari per seguire il suo sogno d'artista.

Cosa si sa di Terry poi?

Si vedrà successivamente nei diversi piani temporali un David tormentato, lacerato dalle diverse identità che ha impersonato.

Chi è in realtà David Bowie, icona della musica glam-rock e di tutto il panorama internazionale?



Comincia dunque a porsi delle domande, nel frattempo che si liberi dai fiumi dell'alcool.

Corinne Schwab, la sua più grande compagna artistica nonché manager dello stesso tenta di scuoterlo dall'agghiacciante visione dell'oblio, dove una volta smarritosi non potrà più riconoscersi nemmeno allo specchio.

Quando poi Nathan Adler, l'ombra di Terry Burns e l'abbraccio eroico di Tony Visconti con la sua amata a Berlino salveranno la vita e tutto l'immaginario di David Bowie.

Artista completo ma ancor prima essere umano.



Boogie Wonderland: ci si diverte sul serio... e non solo

Tutta la dedizione di Lorenzo e Veronica è raccolta in questo tomo.
L'amore e la professionalità smisurati, sviscerati e veicolati.

Lorenzo una volta seguite le orme del suo idolo ha voluto omaggiarlo una volta per tutte.

Prima si parlava di tatto e di lungimiranza, e in questi ragazzi diplomati alla Scuola Internazionale di Comics vi abbondano.


Lo sceneggiatore fiorentino si muove nelle vignette come un regista gestendo le comparse degli attori, facendosi aiutare dalla penciler Veronica per cambiare scenografia quando serve.
Veci si misura perfettamente tra l'onirico e il quotidiano: gli sfondi molto teatrali sono funzionali per una biografia a fumetti come quella di Bowie.
Lorenzo qui ci ha visto lungo se non lunghissimo per la scelta della disegnatrice di Fat Bottomed Girls.

La prosa è distruttrice, morbida e deliziosa.
Accompagnata da alcuni testi dell'artista trattato.

Splash page e moltissime vignette sono da ricordare.
L'emozione è garantita (vedi l'ultima meravigliosa tavola) non solo per i fan del Duca Bianco.


Dopo una storia ottima vi è un redazionale (abbondante) curato da Lorenzo stesso.
Le curiosità, i costumi di scena utilizzati da David e le interviste fatte a Carlos Alomar (!), Enrico Ruggeri e Fabio Cinti impreziosiscono meravigliosamente questo volume.
Confezionandolo come non si era mai visto fare ad un fumetto recentemente.


Fatevi e fate un regalo.

Per la gioia dei fan e non solo.

Trattasi di uno strumento che mi ha fatto apprezzare sempre più uno dei miei punti di riferimento musicali in assoluto.

David ringrazia.


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