lunedì 2 giugno 2014

David Bowie: l'Uomo delle Stelle (Bianchi - Veci) - Recensione Edizioni Npe



Il compito di narrare una icona o un noto personaggio viene sempre portato a termine.
Ma con scarsi risultati.
Se non pessimi.

Non dovuti spesso dalla (in)capacità dell'autore, ma anche perché la lungimiranza non è da tutti.
La lungimiranza è quella chiave di volta che ti permette di mirare lontano prima ancora di sperare nel risultato. Di restare sì con i piedi per terra prima di tutto, altrimenti si perde già in partenza.

Lungimiranza e una massiccia documentazione verranno poi veicolate dall'estro artistico che ne permette dunque la fruibilità del prodotto finale.

Un omaggio al proprio idolo (o meno). Uno strumento per permettere ai lettori di conoscerlo meglio.

Da questa impresa Lorenzo Bianchi ne è uscito vincitore, da amante e da fan di David Bowie qual è.
A fianco dello sceneggiatore fiorentino: Veronica "Veci" Carratello ha pensato al funzionale comparto grafico per appunto far veicolare il tutto.
Bravissima perché il tratto cartoonesco si fonde con gli sfondi teatrali e onirici della storia.
Quasi un piccolo e mirabile sogno.


Let's dance put on your red shoes and dance the blues

Let's dance to the song
they're playin' on the radio

Let's sway
while color lights up your face
Let's sway
sway through the crowd to an empty space